07 Ago 2024 attivo delegati cna modena, cna, contratto integrativo aziendale, filcams,
E’ stata siglata nella giornata di ieri l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativo aziendale di Cna Modena e delle Società Associate, associazioni che offrono alle imprese ad essa legate vari servizi che vanno da quelli amministrativi, contabili e finanziari fino alla consulenza del lavoro a più ampio spettro e che contano 600 dipendenti diretti.
“E’ stata una trattativa lunga e complessa – dichiara Laura Petrillo segretaria Filcams Cgil Modena – ma alla fine si è arrivati ad un accordo molto soddisfacente che va a confermare l’ insieme di diritti salariali e normativi acquisiti nelle tornate contrattuali precedenti e che va soprattutto ad aggiungere nuove tutele e nuovi diritti con un focus sui temi dell’ inclusività. Il nuovo contratto integrativo sarà in vigore nel periodo 2024-2026, ma prima dovrà passare dal voto delle lavoratrici e dei lavoratori durante le assemblee previste nel mese di settembre.”
Tra i punti più qualificanti dell’accordo, il sindacato sottolinea gli aspetti che più conciliano i tempi di vita con i tempi di lavoro ed una serie di tutele legate alla salute come la conservazione del posto di lavoro in caso di malattia per un totale di 18 mesi, dei quali nove con piena retribuzione, oltre alla possibilità per le lavoratrici ed i lavoratori, anche neoassunti, di usufruire di 20 ore annue di permessi aggiuntivi per visite mediche specialistiche e di prevenzione. A questi punti si aggiungono il tema dello smart working, inserito in forma sperimentale e con forte attenzione ad evitare rischi di isolamento e burnout, oltre al progetto del “Lavoratore a Km. 0” nel quale si è condiviso di assegnare, in maniera graduale, alle lavoratrici e ai lavoratori, a parità di mansione, a sedi di lavoro più vicine alla loro residenza, con l’obiettivo di riduzione dell’impatto ambientale dovuto agli spostamenti casa-lavoro, maggiore conciliazione tempi di vita e di lavoro, minori rischi di infortuni in itinere e minori costi per spese di carburante.
“E’ una sperimentazione di buonsenso – continua Laura Petrillo – e che, insieme al piano di smaterializzazione dei documenti cartacei, si inserisce nel capitolo sulla Transizione Ecologica eDigitale, alla quale abbiamo voluto dare molta importanza e sulla quale abbiamo portato a casa risultati concreti senza limitarci ai facili slogan sull’ambiente”.
“Con le delegate e i delegati sindacali, volevamo un contratto che tenesse insieme diritti e salario – conclude la segretaria Filcams Cgil – e crediamo di essere riusciti nell’intento. Siamo riusciti ad ottenere l’ aumento del buono pasto, un più rapido accesso alle anticipazioni del Tfr, l’estensione di due giorni per il congedo di paternità, la Banca delle ore solidali per permettere di donare ore di ferie alle colleghe e ai colleghi coinvolti da gravi situazioni familiari ed esteso il congedo per matrimonio alle coppie di fatto, e in ultimo ma non meno importante”. Ancora, l’inserimento ex novo dell’articolo su terziarizzazioni ed appalti che prevede l’impegno di un confronto preventivo con la Rappresentanza Sindacale almeno tre mesi prima in caso di progetti di esternalizzazione di attività, la corretta applicazione del Ccnl in relazione all’attività prevalente dell’appalto e di cui siano firmatarie le Organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale, l’aggiudicazione privilegiata, in caso di servizi in appalto, ad imprese iscritte alle White List ed infine, l’inserimento di una clausola risolutoria dei contratti in caso di gravi inosservanze delle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Un contratto forte ed inclusivo per il sindacato, che sottolinea come fondamentale anche i punti relativi alle pari opportunità dove si vanno a sancire misure di contrasto ad ogni forma di discriminazione e dove si vanno a prevedere percorsi di assistenza psicologica e legale per le vittime di molestie e violenza, oltre ad istituire un congedo trimestrale aggiuntivo e retribuito in caso di persone soggette a stalking o maltrattamenti familiari senza dimenticare le sempre più dibattute questioni di genere e che, anzi, va ad introdurre il riconoscimento per la cosiddetta “carriera alias”, ovvero la possibilità di comparire sui documenti aziendali con un nome che corrisponda alla propria identità di genere.
“Siamo molto soddisfatti per il risultato raggiunto con il sostegno ed il supporto delle rappresentanze sindacali interne – dichiarano dalla segreteria della Filcams Cgil modenese – Siamo di fronte ad un contratto innovativo, fortemente inclusivo dal punto di vista delle questioni di genere e di diritto, oltre a dare risposte concrete anche dal punto di vista salariale”.