26 Set 2022 contratto integrativo aziendale, coop alleanza 3.0, filcams,
Il 23 settembre 2022 è stata sottoscritta a Bologna l’ipotesi di Contratto Integrativo Aziendale (CIA) di Coop Alleanza 3.0. La complessa trattativa, avviata a fine 2021 con la presentazione della piattaforma rivendicativa da parte di Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS, si è posta l’obiettivo ambizioso di unificare i perimetri contrattuali delle cooperative (Coop Estense, Coop Adriatica, Coop ex Nord Est e Centrale Adriatica) che attraverso la fusione hanno dato origine a Coop Alleanza 3.0.
L’integrativo riguarda gli oltre 16.000 addetti di Coop Alleanza 3.0, di cui 2.200 addetti modenesi distribuiti nei 35 negozi di Modena e provincia (5 ipermercati, 30 supermercati compresi i pet store e i corner salute, e la sede amministrativa di via Virgilio).
Per le Organizzazioni Sindacali uno dei primi obiettivi raggiunti attraverso l’ipotesi di accordo è aver definito un unico contratto senza determinare condizioni diversificate tra territori e generazioni di lavoratori.
Altro importante risultato è stato quello di prevedere l’incremento di orario per 1.250 part time, superando finalmente i parti time ciclici ed i part annui a 800 ore.
Si è trovata anche una soluzione alle istanze dei lavoratori sull’organizzazione del lavoro: definendo criteri precisi per i turni di lavoro e retribuendo la pausa dei turni più lunghi. La difficoltà di ricercare un equilibrio su questo capitolo centrale del CIA, dovuta principalmente ai diversi modelli contrattuali preesistenti e alle richieste di flessibilità dell’impresa, ha rischiato di rendere insostenibile l’accordo fino agli ultimi istanti di confronto.
Il negoziato è entrato nel modello organizzativo dell’impresa e ha definito il corretto inquadramento delle lavoratrici e dei lavoratori, alzando mediamente il livello per molti ruoli come nel caso di assistenti di reparto, farmacisti e ottici. Prevista inoltre un’indennità per chi svolge mansioni qualificate in alcuni reparti.
È stato riaffermato il modello organizzativo che sulla base delle disponibilità individuali garantisce la metà delle domeniche libere a tutti i dipendenti, anche quelli che hanno l’obbligo nel contratto individuale, sono inoltre previste maggiorazioni che vanno dal 50% al 70% a seconda del numero di domeniche lavorate.
È stato contrattato un nuovo salario fisso aziendale e le sue modalità di consolidamento, salvaguardando la retribuzione proveniente dai precedenti diversi regimi contrattuali. Sono inoltre previsti due sistemi di retribuzione variabile, uno annuale legato a macro obiettivi di impresa e di area e uno trimestrale legato a obiettivi più vicini alla mansione svolta.
Importante l’investimento in formazione per 3 milioni di euro e quello su salute e sicurezza attraverso 120 RLS, cinque commissioni territoriali e una nazionale. Positivo quanto condiviso sul welfare, qualificanti alcuni esempi come ulteriori congedi retribuiti per le donne vittime di violenza e un fondo di 150.000 euro per sostenere lavoratrici e lavoratori in difficoltà. È previsto lo sconto del 5% sulla spesa per tutti i dipendenti.
Molto importante aver guardato al mondo del franchising garantendo l’applicazione dei contratti sottoscritti da Filcams, Fisascat e Uiltucs e aver responsabilizzato la cooperativa sugli appalti sia nel rispetto della contrattazione nazionale che nelle fasi di cambio di appalto.
Il risultato raggiunto è stato possibile grazie alla partecipazione e al dialogo che le RSU, le RSA e i vari livelli delle organizzazioni sindacali hanno saputo avere in questi mesi e alla tenuta unitaria del tavolo, nonché alla disponibilità al dialogo e al confronto che le parti hanno avuto.
L’ipotesi di accordo sarà sottoposta alle lavoratrici e ai lavoratori di Coop Alleanza 3.0 per l’approvazione.
Roma, 26/9/2022
In FOTO la delegazione trattante modenese Filcams Cgil insieme ad Alessio Di Labio (Filcams Cgil nazionale) e al segretario Filcams Cgil Bologna.