14 Mar 2022 coronavirus, rischio biologico, salute sicurezza,
“Con l’evoluzione tumultuosa di sistemi sociali e produttivi, …..diviene sempre più complicato comprendere cosa sia pericoloso e cosa non lo sia, o lo sia di meno, così come comprendere in quale modo si possano fronteggiare i rischi e identificare i danni che ne conseguono; ……sono proprio la complessità e la permanente mutevolezza degli scenari a comportare la necessità di approcci che non si limitino a agli aspetti tecnici e burocratici, ma che siano basati sul confronto e, per quanto possibile, la collaborazione tra soggetti con competenze, ruoli ed esperienze diverse”. E tutti i soggetti della prevenzione, “a iniziare dai lavoratori e dai loro rappresentanti, non possono limitarsi alla constatazione dell’esistenza formale di certificazioni e altri documenti obbligatori e dell’altrettanto formale rispetto di protocolli, procedure e istruzioni operative, ma devono poter comprendere natura e dimensione dei problemi e poter contribuire alle scelte, avendo in luce il principio di precauzione come criterio fondamentale per tener testa agli elementi di incertezza che inevitabilmente persistono a valle delle migliori evidenze scientifiche”.
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