05 Ago 2021 fillea, infortunio mortale, salute sicurezza,
A due giorni dall’infortunio mortale della lavoratrice Laila El Harim nello scatolificio di Camposanto, un ennesimo infortunio mortale sul lavoro. Ieri sera un lavoratore edile modenese, Salvatore Rabbito, è deceduto in un cantiere infrastrutturale in provincia di Parma, schiacciato da un macchinario mentre stava facendo manutenzione.
Fillea Cgil di Modena, Filca Cisl Emilia Centrale e Feneal Uil di Bo Mo Fe esprimono profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia del lavoratore. Ma dicono basta agli incidenti mortali sul lavoro!
I Sindacati rimarcano piena fiducia verso gli organismi competenti, cui spetta accertare la correttezza delle misure di prevenzione, la dinamica e le cause dell’infortunio mortale, chiedono a gran voce che venga fatta piena luce sulla vicenda e sulle eventuali responsabilità.
Bisogna agire immediatamente affinché episodi analoghi non si ripetano più. Non è più tollerabile restare inermi a registrare quotidianamente morti sul lavoro. È l’ora dei fatti per porre fine a questa mattanza, intollerabile piaga di una società civile, c’è bisogno di azioni che istituzioni ed autorità competenti mettano sul campo al fine di garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Il settore edile, così come tanti altri settori della nostra economia, paga ora i troppi anni di mancati investimenti in sicurezza e formazione, ed oggi una ripresa del settore corrisponde ad una vertiginosa crescita di infortuni gravi e mortali.
È ora di dire basta. Basta ai morti sul lavoro, basta a barattare la salute e la vita dei lavoratori e delle lavoratrici con logiche di profitto.
Non è più accettabile che nel 2021 si perda la vita per lavorare.
Modena, 5/8/2021
Rodolfo Ferraro – Fillea Cgil di Modena
Davide Martino – Filca Cisl Emilia Centrale
Maria Cristina Vivi – Feneal Uil Bo Mo Fe
Servizio del Tg Trc Modena, edizione delle ore 19.30 del 5/8/2021
Servizio del Tg Tv Qui Modena, edizione 5/8/2021