20 Nov 2009
La presidente del Pd al Senato Anna Finocchiaro, i vicepresidenti Luigi Zanda e Nicola Latorre, l’ex presidente del Senato Franco Marini e i senatori del Pd Giovanni Legnini, Enzo Bianco, Achille Serra, Luigi De Sena, Felice Casson, Silvia Della Monica, Gianrico Carofiglio e Vincenzo Vita sono alcuni dei senatori che hanno sottoscritto l’interrogazione urgente di cui è primo firmatario Francesco Sanna e che interroga il Ministro degli Interni e il Presidente del Consiglio quale responsabile politico della Avvocatura dello Stato sul caso dell’artista senegalese Talla Ndao, che dopo quasi sette anni di permanenza in Italia si è visto respingere la domanda di rinnovo del permesso di soggiorno presentata nel 2006 ed espellere dall’Italia in quanto condannato per aver venduto, quando faceva l’ambulante, CD masterizzati.
“E ciò – spiega Sanna – nonostante un processo di forte integrazione che lo vede, oltre a trovare lavoro, partecipare come artista alla promozione di iniziative pubbliche a favore della legalità e della sicurezza e alla raccolta fondi per il terremoto dell’Abruzzo”.
Dopo aver ripercorso la vicenda che porta all’espulsione di Ndao, nell’interrogazione i senatori del PD chiedono se il governo “non ritenga opportuno impartire ai suoi uffici indirizzi interpretativi del Testo Unico Immigrazione capaci di dare una soluzione più giusta al caso concreto, quale una nuova valutazione in via amministrativa dello status di lungo soggiornante (che pure la legge prevede) o della condizione di lavoratore subordinato dello straniero, per i quali non opera la motivazione di espulsione utilizzata dalla Questura di Cagliari”. I senatori del Pd chiedono inoltre che “indirizzi interpretativi non restrittivi e tesi a valutare l’attuale inesistente pericolosità sociale di Talla Ndao vengano impartiti anche alla Avvocatura dello Stato, che dovrà intervenire nei prossimi giorni nella Camera di Consiglio che il Tar della Calabria terrà per decidere la richiesta di sospensione cautelare presentata dagli avvocati dell’artista espulso e che in attesa di tale giudizio egli non venga rimpatriato in Senegal”.
Fonte: Pd, 19.11.2009