09 Ott 2023 infortunio lavoro, infortunio mortale, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, rls, salute sicurezza,
E’ una applicazione dell’art. 50 comma 1 lettera h) del D. Lgs. n. 81/2008 quella che ha spinto la Corte di Cassazione in questa sentenza a rigettare il ricorso presentato da un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) condannato nei due primi gradi di giudizio perché ritenuto responsabile in concorso con il suo datore di lavoro dell’infortunio di un lavoratore rimasto mortalmente schiacciato da un fascio di tubolari caduti da una scaffalatura. E’ una sentenza importante questa perché si registra in essa una presa di posizione della suprema Corte nei confronti di tale figura della organizzazione della sicurezza sul lavoro nelle aziende che costituirà molto probabilmente un importante precedente nella giurisprudenza di legittimità e che ha già sollevato comprensibili reazioni da parte di operatori e giuristi per le conseguenze che potrebbe avere, anche perché nello stesso procedimento penale è stata registrata l’assoluzione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione della stessa azienda imputato per gli stessi reati posti a carico del datore di lavoro.
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