05 Feb 2024 cassa integrazione, crisi industriale, fiom, gruppo stellantis, maserati, maserati auto,
Si è svolto lo scorso 2 febbraio l’incontro tra Cgil Cisl Uil, i rispettivi sindacati metalmeccanici Fiom Fim Uilm, le Rsa e le istituzioni locali – il sindaco di Modena Giancarlo Muzzartelli e l’assessore regionale Vincenzo Colla – sul futuro di Maserati Auto, le preoccupazioni per il rallentamento produttivo e il massiccio ricorso alla cassa integrazione per lo stabilimento di via Ciro Menotti.
Mentre si svolgeva l’incontro una cinquantina di lavoratori ha dato vita, prima ad un presidio davanti a Maserati, poi in piazza Grande (in foto) per aspettare l’esito dell’incontro tra sindacati e istituzioni.
“Abbiamo espresso la preoccupazione a sindaco e assessore sulle prospettive di Maserati – spiega Stefania Ferrari segretaria Fiom Cgil Modena – Dopo alcune settimane di cassa integrazione a dicembre e gennaio, i 220 addetti in produzione del sito di via Ciro Menotti hanno di fronte un altro lungo periodo di cassa integrazione da fine gennaio a inizio marzo, e nel mese di marzo ci sono le condizioni per soli 10 giorni di lavoro (a causa del calo di vendite legato al solo modello prodotto a Modena, l’auto sportiva di lusso MC20) e incertezza per i mesi successivi”.
I sindacati hanno espresso altrettanta preoccupazione per il sito di ricerca e sviluppo di via Emilia Ovest per il quale l’azienda non ha dato prospettive a lungo termine. Di 500 addetti, prevalentemente progettisti e ingegneri, nei prossimi mesi, circa 200 si trasferiranno in via Ciro Menotti, mentre gli altri 300 rimarranno in via Emilia Ovest impegnati in progetti generici del Gruppo Stellantis. Maserati non ha garantito la continuità dell’Innovation Hub di via Emilia Ovest. Alla domanda precisa: “Se rimarranno lì quelle attività”, la risposta è stata “per adesso sì”.
Inevitabile dunque rappresentare alle istituzioni la forte preoccupazione per la continuità produttiva e industriale e per la centralità di Modena nella ricerca e sviluppo sia di Maserati che del Gruppo Stellantis. Per non parlare della forte criticità legata alla garanzia del reddito dei lavoratori che in questi mesi non avranno la maturazione dei ratei, e al momento sono senza sostegni da parte aziendale alla cassa integrazione.
Il sindaco di Modena Muzzarelli e l’assessore regionale Vincenzo Colla collegato dal suo ufficio in video conferenza hanno condiviso la preoccupazione e si sono impegnati a trasferire queste istanze sul tavolo nazionale dell’automotive per chiedere un intervento deciso del Governo a fronte di un’azienda – il Gruppo Stellantis di cui anche Maserati fa parte – che sta evidentemente riducendo le proprie attività su tutto il territorio nazionale.
Sindacati e istituzioni hanno condiviso che la Motor Valley non può essere solo un’etichetta, ma sono necessari investimenti, anche per dare un futuro alla produzione delle auto di lusso, con politiche industriali, che non possono essere lasciate solo in mano all’impresa, accompagnando e monitorando il graduale passaggio all’elettrico e garantendo sul territorio nazionale il mantenimento di produzione, occupazione diretta e di tutto l’indotto collegato a Maserati e Stellantis.
La Fiom Cgil ribadisce che i lavoratori non possono pagare le inefficienze della politica industriale!
Modena, 5/2/2024
Foto dei presidi davanti alla Maserati ed al Comune di Modena
Servizio del Tg Trc Modena, edizione delle ore 19.30 del 2/2/2024
Servizio La Pressa del 3/2/2024 (fonte: lapressa.it)
- MASERATI, PREOCCUPAZIONE PER IL FUTURO INDUSTRIALE. IL 2 FEBBRAIO INCONTRO CON SINDACO DI MODENA E ASSESSORE REGIONALE, comunicato stampa Fim, Fiom e Uilm 30.1.24