29 Giu 2009
Il 24 giugno, rispondendo a una interrogazione a risposta immediata in temi di respingimenti, Maroni ha riproposto quanto ha già sostenuto più volte. Ecco quanto riferisce il sito degli Interni.
‘Riguardo alla questione sollevata da alcuni Deputati sui respingimenti verso Stati in cui le persone rischiano di essere sottoposte a pratiche lesive dell’integrità psico-fisica, Maroni ha riferito che le operazioni fatte dall’Italia sono messe in atto da tutti i Paesi europei.
«Siamo arrivati – ha riferito Maroni – a definire una politica non di respingimenti, ma di contrasto e di controllo dell’immigrazione clandestina che funziona: la cooperazione con la Libia, ma non solo, con la Tunisia, con l’Algeria, con il Marocco e con l’Egitto, funziona».
Per quanto riguarda il caso specifico della Libia, il ministro ha precisato che, pur non avendo siglato la Convenzione di Ginevra, Tripoli ha sottoscritto la Convenzione dell’Unione Africana del 1969, di ben più ampia portata.
Tale cooperazione, secondo Maroni, «mostra un effetto deterrente molto importante che si sta facendo sentire». «Spero – ha concluso – che sia rafforzata con l’intervento, finora solo promesso, da parte dell’Unione europea».’
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