Presentato a Viterbo il Centro universitario e culturale per l'integrazione tra l'Italia e la Romania

30 Set 2009

La struttura nasce dal progetto di collegamento tra Università della Tuscia e Università di Cluj – Napoca. Sarà un ponte culturale tra Italia e Romania

Presentazione ufficiale il 28 settembre a Viterbo del Centro universitario e culturale per l’integrazione tra l’Italia e la Romania. Il prefetto Alessandro Giacchetti ha ricevuto per l’occasione presso la sede della prefettura una delegazione romena composta dal sottosegretario al ministero dell’Educazione, Ricerca ed Innovazione Andrei Ionel, dal prefetto di Cluj – Florin Vasile Stamatian, dal Sindaco di Cluj Sorin Apostu e dal presidente dell’Unione Università di Cluj – Napoca Doru Pamfil. Per l’Italia, oltre al prefetto Giacchetti, erano presenti il sindaco di Viterbo Giulio Marini, il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli, il vescovo di Viterbo Lorenzo Chiarinelli e il rettore dell’Università degli Studi della Tuscia Marco Mancini.

Il Centro, alla cui creazione ha contribuito la Fondazione OMNIA di Viterbo con il sostegno dell’Università LUMSA di Roma, è nato, infatti, allo scopo di realizzare uno scambio di conoscenze culturali, linguistiche e storiche fra Italia e Romania per promuovere lo sviluppo sostenibile nei rispettivi territori grazie al supporto delle più avanzate tecnologie multimediali di comunicazione e formazione.

Il percorso che ha portato alla creazione della struttura ha preso il via nei mesi scorsi con la firma in prefettura, il 25 febbraio 2009, di un protocollo d’intesa. Ricordandone le tappe più significative – tra cui il recente incontro, il 16 settembre scorso, tra il presidente del Consiglio Berlusconi e il primo ministro di Romania Emil Boc – il prefetto Giacchetti ha sottolineato in particolare come la comunità romena in Italia, con circa un milione di presenze, e la comunità italiana in Romania, con oltre 200 mila presenze e 20 mila aziende, rappresentano fattori di sviluppo economico e sociale per i due Paesi e sono una garanzia per le relazioni tra i due Paesi, che è interesse reciproco promuovere.
Anche così, infatti, si contribuisce alla costruzione di una coscienza dell’identità europea nel processo di integrazione in cui siamo impegnati con tutti gli altri cittadini dell’Unione.
Fonte: Ministero dell’Interno

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