10 Set 2009
di Pietro Soldini – Responsabile immigrazione CGIL
In molti si chiedono se i “respingimenti” dei migranti che arrivano nel Mediterraneo sono legittimi o no? Secondo la Convenzione di Ginevra 1951 non sono legittimi. Il tratto distintivo di quella convenzione, il suo titolo è esattamente: «no refoulemente », «no respingimento». Se arriva una barca carica di persone inermi che chiedono aiuto tu non puoi respingerla, la devi accogliere, devi identificare le persone, verificare se hanno diritto a chiedere asilo politico o protezione umanitaria, per quelli che eventualmente non avessero questo diritto, tu hai la possibilità di rimpatriarli nel loro paese d’origine e se non è possibile in un «paese terzo sicuro » dove non siano a rischio di incolumità. Ma, si dice, noi «li abbiamo respinti mentre erano in acque internazionali». E dove sta scritto che si possano respingere se stanno in acque internazionali? Non è affatto previsto. Se incroci una barca in acque internazionali, di persone inermi che chiedono aiuto, tu la devi soccorrere e se li prendi a bordo di una nave che batte bandiera italiana, sono nel tuo territorio e devi tutelare il loro diritto d’asilo. Queste sono le norme internazionali che hanno evitato genocidi, persecuzioni, deportazioni e schiavismi che si sono verificati prima dell’entrata in vigore di queste norme e che hanno reso più civile questo mondo contemporaneo. Allora si dice, noi «non possiamo accogliere tutti i disperati e rifugiati del mondo». Infatti non li accogliamo… Nel mondo ci sono 42 milioni di profughi, l’80% di essi si trova nei paesi in via di sviluppo (Asia, Africa ecc…). Solo il 20% – 8 milioni e mezzo circa -, si trovano nei paesi ricchi sviluppati e solo 4 milioni e mezzo stanno in Europa. E però «noi siamo una frontiera europea e quindi l’Europa ci deve aiutare a gestire questo problema perché noi non possiamo essere il paese colabrodo rifugio di tutti i profughi che arrivano in Europa». Non è così perché attualmente in Italia ci sono 47.000 rifugiati (0,7 ogni 1000 abitanti. In Germania ce ne sono 580.000 più di 7 ogni 1000 abitanti). Nel Regno Unito ce ne sono 290.000 (quasi 5 ogni 1000 abitanti) in Francia ce ne sono 160.000, nei Paesi Bassi 80.000 ecc. Quindi noi siamo il Paese che accoglie di gran lungamenoe quei pochi li assistiamo male, che si arrangino abbandonati a se stessi e forse è proprio per questo che sono mal visti dall’opinione pubblica. Se l’Europa, così come si è impegnata, farà un piano per distribuire equamente il carico dei rifugiati fra tutti i paesi europei, non potrà che chiedere all’Italia di accoglierne un numero più alto. Se fossero confutati questi dati sarei disponibile a cambiare idea, invece il Governo insiste, nonostante i richiami, sulla strada della violazione del diritto internazionale, parte integrante della nostra Costituzione democratica.
Fonte: l’Unità, 08.09.2009