12 Mar 2021 assemblea creditori, fiom, goldoni arbos, Keestrack, new.co., tribunale modena,
Ormai si può affermare, dopo l’incontro con i vertici di Goldoni avvenuto ieri pomeriggio, che il più è fatto, ma per i lavoratori della Goldoni non è ancora il momento di festeggiare; dopo una settimana che ha messo duramente a prova dal punto di vista emozionale le lavoratrici e i lavoratori della Goldoni, impegnati nella sottoscrizione dei singoli verbali individuali legati all’accordo quadro sottoscritto il 4 marzo, il Tribunale di Modena ha assegnato la vendita della Goldoni a Keestrack.
Keestrack è uno dei principali produttori di macchine per miniere, riciclaggio e movimento terra e acquisendo Goldoni, intende integrare la propria produzione entrando nel mercato delle macchine agricole e crescere ulteriormente nel segmento delle costruzioni. Si è così compiuto un altro ulteriore e decisivo passo verso la continuità aziendale, ma il Tribunale pare non avere ancora sciolto le ultime riserve relative alla definitiva autorizzazione.
Oggi è ragionevolmente possibile affermare che la vertenza, sostenuta da oltre sei mesi di presidio ininterrotto ha prodotto il suo risultato, l’obiettivo posto fin dal primo giorno, quell’ormai famoso 4 settembre 2020, sorretto dalla parola d’ordine: “la Goldoni va salvata, punto!”, si può ormai considerare una realtà di fatto.
Keestrack dichiara di avere già una chiara strategia per riavviare in tempi brevi la produzione di trattori Goldoni. L’attenzione sarà focalizzata sui principali modelli delle piattaforme specializzati e compatti, trattrici con pianale di carico e motocoltivatori.
Il piano complessivo del concordato sarà comunque a breve sottoposto all’Assemblea dei creditori che saranno chiamati a esprimere il loro voto, che risulterà decisivo. A sostegno dell’approvazione dei creditori sono stati definiti tutti gli aspetti fondamentali, dal piano industriale agli accordi sindacali, ed è proprio su questi ultimi che il Tribunale non ha sciolto completamente la riserva e la vertenza non è ancora conclusa.
I creditori, in gran parte espressione del territorio, hanno una grande responsabilità, le lavoratrici ed i lavoratori della Goldoni ne sono consapevoli e, da questo punto di vista, va ricordato che la vertenza è sempre stata condotta anche per il territorio, non solo per l’occupazione legata direttamente all’azienda e va segnalato che, dal territorio stesso è giunto, sin dall’inizio, un sostegno decisivo sia da parte delle Istituzioni locali che attraverso la solidarietà della cittadinanza a questa importante lotta.
Ancora una volta va ricordato inoltre il decisivo e determinante lavoro svolto dalle Istituzioni (da quelle locali a quelle Regionali e Nazionali) e dal Tribunale stesso.
Ed è al tribunale che ora, chiediamo grande attenzione e rispetto per i lavoratori, sia quelli di fronte ad un nuovo inizio (perché trasferiti presso la new.co.), che coloro che solidalmente e consapevolmente, hanno rinunciato al trasferimento verso la new.co. stessa e al rapporto di lavoro per…..SALVARE LA GOLDONI.
Ci auguriamo che questo nuovo inizio possa davvero rilanciare l’azienda attraverso relazioni sindacali mature e responsabili che partano da una rinnovata collaborazione e partecipazione alle scelte aziendali.
Stefania Ferrari Fiom/Cgil Modena
Massimo Valentini Fiom/Cgil Modena
Angelo Dalle Ave Fiom/Cgil Modena
Massimo Occhi Fim/Cisl Emilia Centrale
Modena, 12/3/2021