IL SINDACATO FILT CGIL DI MODENA RIVENDICA IL DIRITTO ALL’ASTENSIONE NEGLI APPALTI CHE NON RISPETTANO LE NORME DI SICUREZZA PER L’EMERGENZA CORONAVIRUS

16 Mar 2020 appalti, astensione lavoro, coronavirus, dispositivi protezione individuale, dpcm, dpi, filt, luogo di lavoro, merci e logistica, normative, protocollo sicurezza 14 marzo, protocollo sicurezza coronavirus, salute sicurezza, sanificazione,

Sono giorni difficili e complessi per tutti noi. L’emergenza sanitaria Covid-19 che sta colpendo il nostro territorio, e più in generale il nostro paese, con una virulenza forse sinora sconosciuta e impensabile, ha messo a nudo tutte le fragilità del sistema del mondo del lavoro, in particolare nella filiera degli appalti.
I lavoratori e le lavoratrici dei settori del Trasporto e della Logistica sono in prima linea da questo punto di vista, svolgendo nei fatti un servizio essenziale per la comunità e per gli approvvigionamenti di beni e servizi, sia nel pubblico (se pensiamo al trasporto pubblico locale, agli ospedali o al trasporto medicinali) sia nel privato (se pensiamo alla catena distributiva commerciale) piuttosto che nella garanzia delle consegne a domicilio, in un momento in cui tutti siamo invitati a rimanere in casa per limitare al minimo i rischi di contagio.
Ogni lavoratore del settore è dunque esposto in prima linea in questa fase critica.
Per tale motivo la Filt Cgil Modena rivendica, con particolare riferimento al mondo degli appalti e della filiera logistica che supporta e tiene in piedi il sistema produttivo del paese anche in questa fase così critica, il pieno rispetto per questi lavoratori di tutte le normative in tema di salute e sicurezza con particolare riferimento al “protocollo condiviso” sottoscritto sabato scorso 14 marzo per il contrasto e il contenimento del virus Covid-19.
La prosecuzione delle attività può infatti avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione.
Purtroppo stiamo verificando che questa non è la condizione di tutti i posti di lavoro, in particolar modo per quanto riguarda la sanificazione dei locali e degli strumenti di lavoro. Soprattutto in grandi realtà imprenditoriali del nostro territorio che chiudono la produzione per i dipendenti diretti, ma mantengono attive le lavorazioni in appalto, lasciando intendere ancora una volta che spesso, nell’idea imprenditoriale continuano a permanere lavoratori di serie A e lavoratori di serie B. Il diritto alla salute e alla sicurezza è un diritto di tutti. Soprattutto in queste ore complicate e di fronte ad un’emergenza sanitaria di queste proporzioni.
Per tale motivo la Filt Cgil di Modena già nella giornata di ieri ha formalizzato una comunicazione e una richiesta di confronto urgente a tutte le realtà del settore per richiedere la piena attuazione delle normative previste dai DPCM di questi giorni e del Protocollo sottoscritto sabato.
In assenza di garanzie per la sicurezza dei lavoratori sarà rivendicato e garantito per gli stessi il diritto all’astensione dal prestare l’attività lavorativa in condizioni nelle quali è posta a pregiudizio la loro stessa salute.
Già oggi infatti svariate realtà e appalti del territorio si sono fermate per alcune ore rivendicando il loro diritto alla salute e chiedendo il rispetto dei presidi e della fornitura dei dispositivi di protezione individuale e le condizioni di salubrità utili alla prosecuzione dell’attività.
In assenza di ciò i lavoratori continueranno ad astenersi dalla prestazione, rivendicando, come previsto la riduzione o la sospensione dell’attività con la conseguente attivazione degli ammortizzatori sociali previsti.

Adriano Montorsi, segretario sindacato Filt Cgil Modena

Modena, 16/3/2020

 

 

Visita anche la pagina del Dipartimento Salute e Sicurezza della Cgil

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