14 Lug 2023 benessere organizzativo, modelli organizzativi, organizzazione lavoro, quarta rivoluzione industriale, salute sicurezza,
Non è semplice esporre le “intricate e in larga parte ancora inesplorate connessioni tra i nuovi modelli organizzativi, indotti dalle più recenti trasformazioni del lavoro e della impresa, e i nuovi rischi per la salute e la sicurezza di chi lavora”. E non a caso “nella pur vasta letteratura giuslavoristica sulla nuova ‘grande trasformazione’, prevalentemente attratta dal lavoro su piattaforma dei circa 30.000 rider metropolitani e dalla improvvisa accelerazione delle esperienze di lavoro c.d. agile spinta dalla pandemia, sono ancora pochi i contributi che si sono espressamente e direttamente occupati del tema nella sua interezza e in profondità”. E ciò anche “in ragione di un altissimo tasso di specializzazione e tecnicismo che lo rende pienamente accessibile a pochi esperti”. Ed è ormai evidente “il profondo divario, quantomeno per operatori e addetti ai lavori, tra la retorica di una nuova cultura della sicurezza, espressione che non manca mai nei dibattiti pubblici e nelle commemorazioni ufficiali degli ultimi decenni, e i dati offerti dalle statistiche relative a morti e infortuni sul lavoro che segnalano un persistente scollamento tra la modernità declamata nei saggi scientifici come nelle opere divulgative e la fragile quotidianità di chi vive gli ambienti del lavoro, nuovi o vecchi che siano, e subisce i relativi rischi occupazionali”.
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